Le aziende agricole siciliane che producono olio extravergine di oliva hanno peculiarità che dipendono proprio dalle tipologie di suoli presenti in Sicilia. L’ambiente è il primo fattore che si deve considerare quando si vuole mettere in pianta una coltura, qualunque essa sia. Parlando dell’olivo, l’aspetto più importante da tenere presente è che non si deve mettere a dimora la pianta in quei terreni e in quegli ambienti che presentano a priori dei fattori che limitano lo sviluppo e la produzione della coltura.
In Sicilia i terreni migliori per la coltivazione dell’olivo sono quelli che presentano un’esposizione a Sud-Ovest, di medio-impasto, sciolti, profondi e con pH tra il neutro ed il subalcalino.

Oliveto siciliano
Suoli del comprensorio Caltanissetta
Una breve descrizione dei suoli del comprensorio di Caltanissetta
La pedogenesi dell’area è fortemente influenzata dalla natura delle litologie presenti nella zona. Da esse infatti derivano i prodotti di erosione che vengono poi a formare le principali associazioni pedologiche.
Per effettuare una descrizione quanto più coerente possibile dei terreni presenti nella Sicilia centrale e, in particolare, nei territori della provincia di Caltanissetta, dove si sviluppano molte aziende agricole siciliane, si è fatto riferimento alla Carta dei suoli di Sicilia, allestita nel 1988 dalla Cattedra di Pedologia della Facoltà di Agraria dell’Università degli studi di Palermo.
La carta, in scala 1:250,000, consente di individuare quattro ordini di suoli: Entisuoli, Inceptisuoli, Alfisuoli e Vertisuoli.
Agli Entisuoli appartengono quei suoli che hanno subìto un’evoluzione minima se non nulla.
L’area in esame è rappresentata da due sottordini: Fluvents, caratterizzato da un profilo irregolare e dalla presenza di stratificazioni di tipo non pedogenetico, ed Orthens più frequente nelle aree di recente erosione.
Gli Inceptisuoli sono invece suoli poco evoluti (in maniera comunque sempre maggiore dei precedenti).
A questi appartiene il sottordine Ochrepts, rappresentato abbondantemente nella zona e caratterizzato da un “epipedon” ocrico e da un intervallo di temperatura tra la media estiva e quella invernale, maggiore di 5°C.
Gli Alfisuoli sono invece caratterizzati da un orizzonte argilloso, un “epipedon” ocrico e sono molto umidi per 90 giorni consecutivi durante il periodo di maggiore produttività delle piante. L’unico sottordine presente nello scenario è quello degli Xeralf.
Anche i Vertisuoli sono rappresentati da un solo sottordine, quello xerico, che testimonia la presenza di un clima tipicamente mediterraneo. I Vertisuoli sono costituiti da un elevato contenuto di argilla, hanno un colore uniforme e subiscono numerose spaccature durante il periodo estivo. La presenza dell’argilla, con il suo alto potere di assorbimento dell’acqua, causa infatti frequenti rigonfiamenti che culminano, durante la calda stagione, con la formazione di crepe e fratture.
I principali terreni affioranti nella zona possono esseri ricondotti alle seguenti associazioni pedologiche:
- Regosuoli – Suoli bruni e/o Suoli bruni vertici
- Suoli Bruni – Suoli bruni lisciviati – Regosuoli e/o Litosuoli
- Suoli alluvionali
- Suoli alluvionali – Vertisuoli
- Regosuoli – Litosuoli – Suoli bruni e/o Suoli bruni vertici
- Regosuoli – Suoli bruni – Suoli bruni leggermente lisciviati
Suoli di Sicilia ~ Classificazione dei terreni