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Suoli di Sicilia

Tipologia dei suoli per la coltivazione dell’olivo

Regosuoli – Suoli bruni e/o Suoli bruni vertici

Questa associazione è abbondantemente presente nel comprensorio nisseno. Si trova ad una quota generalmente compresa tra i 500 e i 900 m nelle colline prettamente argillose. In alcune aree è possibile rinvenire piccoli lembi di vertisuoli. Viene frequentemente utilizzata per la coltivazione dei cereali e, nella stragrande maggioranza dei casi, non ammette alternative, sebbene raramente è presente il vigneto, il mandorlo e il pistacchio.

Suoli Bruni – Suoli bruni lisciviati – Regosuoli e/o Litosuoli

Una associazione anch’essa molto frequente nella zona e tipica dei versanti da moderatamente inclinati a ripidi. Si trova prevalentemente in prossimità del centro abitato di Caltanissetta, nella porzione di territorio che arriva fino al Ponte Capodarso e a Nord dell’autostrada Palermo-Catania, in prossimità dello svincolo per Caltanissetta.
Il substrato è costituito prevalentemente da sequenze fliscioidi, calcari e , a volte, arenarie più o meno cementate. La tessitura dei terreni appartenenti a quest’associazione è variabile, da equilibrata a più o meno argillosa, reazione alcalina, buona struttura mediamente provvista di calcare, humus e azoto.
Trovano facile coltivazione sia i frutteti che la vite, nonchè i seminativi arborati, quali mandorlo e olivo. Nel complesso la potenzialità produttiva del terreno può essere considerata buona.

Suoli alluvionali

Si rinvengono prevalentemente lungo le sponde di fiumi e torrenti o, a volte, anche a notevole distanza da questi, a testimonianza di antichi letti fluviali ormai abbandonati dal corso d’acqua. Questa associazione trova nel seminativo e nell’arboreto l’uso più frequente. La potenzialità produttiva può essere considerata da buona a ottima.

Suoli alluvionali – Vertisuoli

Anche quest’associazione è caratterizzata da suoli di natura alluvionale ed è abbondantemente rappresentata in tutto il comprensorio nisseno. Si trovano in località pianeggianti o sub-pianeggianti dove vengono prevalentemente sfruttati per la coltivazione di agrumi, vigneti, frutteti e del seminativo. Anche in questo caso la potenzialità produttiva può essere buona o ottima.

Regosuoli – Litosuoli – Suoli bruni e/o Suoli bruni vertici

Quest’associazione di suoli proviene esclusivamente da substrati della Serie Evaporitica (calcari, gessi, zolfo, sali, etc…) ed è pertanto anch’essa abbondantemente presente nelle campagne nissene. La potenzialità produttiva è generalmente considerata piuttosto bassa, in funzione peraltro del loro spessore. Si rinvengono terreni appartenenti a queste associazioni nei fondovalle e nelle depressioni in genere. Là dove si ha un potente accumulo, questi terreni possono essere utilizzati per la coltivazione di cereali. Non appena l’associazione si va facendo via via più sottile, lasciando il posto alla roccia sottostante, si incontrano coltivazioni arboree quali mandorlo, olivo e pistacchio.

Regosuoli – Suoli bruni – Suoli bruni leggermente lisciviati

E’ un associazione tipica di substrati teneri, caratterizzati da calcareniti e sabbie. La loro disposizione spaziale è fortemente dipendente dalla morfologia dei paesaggi. Là dove si ha infatti una maggiore pendenza e l’erosione è più intensa si hanno i regosuoli, terreni grigio-giallastri, poco profondi. Non appena il paesaggio diviene meno acclive si trovano i suoli bruni e quando la calcarenite lascia il posto alle sabbie si hanno suoli bruni leggermente lisciviati. La potenzialità produttiva appare discreta.